♥️ Mi chiamo Enea.

Sono quel bambino che è stato abbandonato.

Sono figlio di una madre che avete giudicato.

Sono lo schiaffo a tutte le madri che non lo sono e che un figlio lo hanno ferocemente voluto.

Sono il sogno di quelle famiglie che aspettano di crescere un bambino adottato.

Sono la pietà che avete provato.

Il disprezzo che dalle vostre vite felici avete pronunciato.

Mi chiamo Enea, mia madre mi ha partorito, 

mia madre mi ha tenuto tra le braccia, 

mi ha accompagnato in ospedale , 

e ha deciso che avrò un futuro migliore.

Mia madre non me la ricorderò più, 

ma lei mi ricorderà sempre, 

come il figlio che non ha tenuto.

Chissà quanto dolore in quelle righe che ha scritto, chissà quanti passi ha percorso mia madre per separarsi da questo figlio “abbandonato”.

Mi chiamo Enea, non so di chi sono figlio, 

e da chi sarò cresciuto, ma mia madre sa chi sono io , mi ha amato, e con il coraggio di chi non ha trovato altro appiglio, mi ha regalato un domani , che molti non capiranno, 

ha rinunciato a me ma non alla vita che vivrò lontano, e quando sarò uomo e mi guarderò allo specchio avrò gli stessi occhi di mia madre , 

che oggi piange , 

E forse io sorriderò, 

perché a volte rinunciare, è amore più potente che tenere.

 

Web